Il calcio a Palermo arriva dal mare, grazie agli inglesi, protagonisti del commercio navale nel Mediterraneo. Questa è la storia di come George Edward Samuel Blake, funzionario del consolato britannico residente a Palermo nei primi anni del ‘900, fonda la prima squadra di calcio a Palermo, l’Anglo Palermitan Athletic and Football Club.

Un legame unico, quello tra il Palermo e l’Argentina. Un filo rosso che attraversa l’Oceano e i decenni grazie a protagonisti mai dimenticati della storia rosanero. Come Santiago Ghito Vernazza e quella storica partita del 1959, o come Javier Pastore, Paulo Dybala e le storie che ciascuno si porta dietro

È il 1949 e nel giorno dell’Epifania la città si veste a festa, il pranzo di quella domenica venne consumato in fretta, allo stadio c’era l’evento dell’anno. Il cuore del Renzo Barbera inizia a battere forte. Arriva il Grande Torino, probabilmente la squadra più forte di sempre.

Sole sui tetti dei palazzi vicino al campo della Fincantieri ne batteva poco in quell’autunno del 1986. Il Palermo non c’era più. Tre partite di Coppa Italia tra agosto e i primi di settembre. Poi la cancellazione, pochi giorni prima dell’inizio del campionato. Palermo e il Palermo seppero rinascere dalle ceneri.

C’è stato un momento in cui il calcio è diventato un fenomeno pop. Gli anni Ottanta, trasmissioni e sigle che diventano iconiche, gli sponsor sulle maglie, l’inizio del merchandising e di una nuova era. Una rivoluzione stilistica in cui il calcio riscopre le proprie origini, modernizzando i loghi e gli stemmi storici. Una rivoluzione stilistica che parte nel 1979 e che nel caso del Palermo, ma non solo, ha un nome e un cognome: Piero Gratton.