L’iniziativa di calciatori e Società a sostegno dell’asilo incendiato e di chiunque abbia un sogno da difendere
“Solo chi sogna può volare”, diceva Peter Pan. Per questo oggi, nella partita casalinga contro la Virtus Francavilla, i giocatori del Palermo, per una volta, “rinunciano” al proprio nome sulla maglia e lo sostituiscono con il nome di uno dei più celebri personaggi della letteratura mondiale di tutti i tempi, amato da intere generazioni di bambini e adulti.
L’occasione è l’atto criminale con cui nei giorni scorsi è stato dato alle fiamme e completamente distrutto l’asilo Peter Pan nel quartiere San Giovanni Apostolo a Palermo. Un atto di violenza e prevaricazione già condannato dalle istituzioni e da tutti i cittadini palermitani onesti. E ora anche dal Palermo con un gesto simbolico che i giocatori rosanero scelgono di portare in campo tutti insieme, tutti uguali, nel nome di chiunque dentro o fuori da uno stadio combatta per difendere un sogno. Il sogno di una comunità civile sana, al riparo da vandalismi e intimidazioni criminali. Ma anche il sogno di uno sportivo che non smette mai di lottare, di crederci fino alla fine, per raggiungere un obiettivo. E così anche il sogno di un tifoso che si rialza da una delusione e crede con tutto se stesso nel successo della propria squadra. Un messaggio universale, che ciascuno può fare proprio, perché ha a che fare con la speranza, la fiducia in se stessi, l’impegno collettivo per il raggiungimento di obiettivi comuni, oltre ogni individualismo.
Essere Peter Pan e dire #siamoaquile, oggi, vuol dire allora fare proprie le parole della favola: “nel momento in cui dubiti di poter volare, perdi per sempre la facoltà di farlo. Il motivo per cui gli uccelli, a differenza degli esseri umani, sono in grado di volare, sta nella loro fede incrollabile, perché avere fede vuol dire avere le ali” (J. M. Barrie, Peter Pan).