"Non è un mistero che noi tutti vorremmo terminare e vincere il campionato sul campo - dichiara Mattia Felici ai microfoni di ssdpalermo.it - ma è oggettivamente difficile, forse siamo l'unico club tra i 166 della serie D con reali possibilità economiche ed organizzative per riprendere al più presto l'attività agonistica secondo i rigidi protocolli sanitari. Per questo, da quello che leggo sui giornali, è possibile che questa settimana possa essere sancita la conclusione del torneo e di conseguenza la nostra promozione. Abbiamo dominato questo campionato fin dalla prima giornata a Marsala, è stata davvero una stagione esaltante. Sono molto orgoglioso di indossare la maglia rosanero, un onore che in passato hanno avuto tanti campioni. In molti mi paragonano ad Ilicic, è superfluo ammettere la mia gratitudine per questo paragone, ma so benissimo che devo crescere tantissimo per meritarmi un simile complimento, lo stesso Josip ha impiegato alcuni anni per diventare il fenomeno di oggi".
"Settimana dopo settimana per noi under sono stati preziosi i consigli dello staff tecnico e di tutti gli over - prosegue il numero 75 rosanero - ma una menzione particolare la merita il nostro capitano Santana. Dopo aver giocato con i calciatori più forti del mondo oggi ha ancora la voglia, l'umiltà e la grinta di un nostro coetaneo, con la sua incredibile esperienza e personalità è riuscito ad essere fondamentale anche dopo l'infortunio. Siamo un gruppo molto unito e lo abbiamo dimostrato pure durante l'isolamento, eravamo sempre in contatto tra noi grazie ai social networks. Adesso possiamo vederci allo stadio, seppur a debita distanza, in occasione delle sedute individuali facoltative, speriamo di poter presto gioire insieme per la promozione. Non vedo l'ora di poter riabbracciare la mia famiglia e la mia fidanzata Sara quando la stagione sarà conclusa, loro sono i miei primi tifosi, le persone più importanti della mia vita. Questa emergenza mondiale sicuramente ha influito sulle nostre esistenze, non è facile combattere un nemico invisibile così letale, sarà necessario mantenere una condotta responsabile anche quando la situazione sarà tornata alla normalità. Sabato scorso ho seguito con curiosità la Bundesliga, mi ha colpito il modo di esultare perché non poter abbracciare i propri compagni dopo un gol è davvero strano per chi come me è abituato ad esultare pure in un'amichevole, purtroppo oggi questo è necessario, la salute deve essere tutelata".
"Se il campionato non dovesse ripartire il mio unico piccolo rammarico sarebbe quello di non essere arrivato in doppia cifra - conclude Felici - ma i traguardi personali vanno sempre in secondo piano soprattutto quando il principale obiettivo di squadra viene centrato. Sono consapevole di non aver ancora raggiunto il top, sia fisicamente che tecnicamente, e soltanto con il duro lavoro potrò togliermi altre soddisfazioni giocando a calcio. A Palermo mi trovo benissimo e mi piacerebbe proseguire questa esperienza, tuttavia c'è ancora tempo per pensare alla prossima stagione, il mio futuro è in mano a due grandissimi club come quello rosanero ed il Lecce e per questo sono assolutamente sereno".