La SSD Palermo a r.l. e tutti coloro che la rappresentano e vi operano sono chiari e netti nel condannare la mafia e la malavita, nonchè il mancato rispetto della legalità in genere, quale che esso sia ed in qualsivoglia forma si presenti.
Le condotte di Miccoli, quindi, per quanto caratterizzate da postume scuse o non ancora soggette a condanna definitiva fanno parte di una cultura che, non solo non è della realtà del nuovo Palermo, ma sono da questa Società e da tutti coloro che la rappresentano e vi operano nettamente combattute, avversate e contrastate.
La presenza di Miccoli alla partita con le vecchie glorie calcistiche del Palermo, allora, è solo una scelta dovuta al rispetto della storia calcistica della città; scelta lungamente dibattuta all'interno della Società e presa nel timore che, la decisione opposta, avrebbe significato falsare una verità storica sportiva (che di questo e di niente altro si tratta).
Nessun dubbio e nessuna ambiguità, dunque: piena condanna, da un lato, ed assoluto sostegno alle attività della Magistratura e delle Istituzioni, nella consapevolezza che tutti, anche la SSD Palermo, in tutto questo possono avere un ruolo, cercando di contribuire a cambiare sacche di incultura e mentalità capaci solo di frenare sviluppo e benessere per i cittadini e la nostra comunità. Ciò che ci sentiamo di potere dovere attuare senza timore alcuno, anche riconoscendo il merito, solo ed esclusivamente sportivo, a chi indubbiamente ed obiettivamente lo ha acquisito.