“Tornare al Barbera è stato fantastico – dichiara Erdis Kraja ai microfoni di ssdpalermo.it – per un calciatore poter correre in uno stadio è tutto. Il campo è in condizioni ottimali, ovviamente vedere gli spalti vuoti fa uno strano effetto e c’è rammarico, speriamo sia solo una necessità temporanea e che presto gli stadi possano tornare ad essere aperti al pubblico, perché il calcio senza i tifosi è molto triste. In attesa di poter svolgere allenamenti collettivi, alterniamo lavoro aerobico con sedute di forza in sedute individuali facoltative. Prima dello stop del campionato stavamo attraversando un buon periodo di forma ed anche gli ultimi risultati lo dimostrano. Il sogno è quello di poter concludere sul campo il torneo, sono certo che raggiungeremmo l’obiettivo in anticipo rispetto all’ottava gara da disputare, abbiamo dimostrato i nostri meriti fin dalla vittoria a Marsala. Ma la salute e la sicurezza hanno la priorità, quindi è logico che le istituzioni prendano tempo per decidere, non si possono correre altri rischi, se ancora qualcuno non lo avesse capito non è una semplice influenza e lo dimostrano le oltre trentamila vittime soltanto in Italia”.
“E’ successo tutto così in fretta – prosegue il numero 73 rosanero – in pochi giorni le nostre vite sono radicalmente cambiate, è questo forse l’aspetto che più mi ha turbato di questa emergenza. La mia famiglia abita in una delle zone più colpite d’Italia ma per fortuna tutti i miei affetti stanno bene, è naturale che questa distanza mi abbia fatto stare in apprensione ma non ho mai smesso di far sentire il mio sostegno a casa anche da lontano. Durante la quarantena ho trascorso il tempo ad allenarmi ed a videochiamare i miei familiari, la mia ragazza ed i miei tanti amici. A tal proposito, voglio dedicare con il cuore un pensiero al mio ex compagno Andrea Rinaldi, sono sconvolto per la sua scomparsa. A volte la vita è durissima, spero che adesso sia in un posto migliore e lo ricorderò per sempre con grande affetto. Sono stati giorni difficili che hanno alimentato il desiderio di fare e ricevere del bene. Per questo motivo anche io voglio complimentarmi con il Premier albanese Edi Rama per il sostegno al nostro Paese. Io sono nato in Italia ma il legame con l’Albania è molto forte”.
“Come qualsiasi calciatore anche io quest’anno ho vissuto alti e bassi – conclude Kraja – ma nel complesso sono soddisfatto per la mia stagione, ovviamente si può e si deve sempre migliorare sotto ogni punto di vista ed è fondamentale trarre insegnamento soprattutto dalle difficoltà. Sia dentro che fuori dal campo ho vissuto un’esperienza esaltante in una piazza ed in una Società da Serie A, spero che la mia avventura in rosanero possa continuare però è ancora presto per pensare alla prossima stagione, dobbiamo prima terminare quella in corso e conquistare la promozione”.